Fragilità epiche - La vulnerabilità come elemento costitutivo del codice eroico
Descrizione
L’intervento tratta la tematica della vulnerabilità e della fragilità nei poemi omerici e nell’Eneide, argomentando che queste emozioni non sono delle parentesi all’infuori del codice di comportamento eroico nell’epica classica, ma sono invece costitutiva di ciò che rendeva l’eroe epico tale.
Analizzando passi tratti dall’XI e dal XXIV libro dell’Iliade (e toccando anche il XIX e il XIX), si argomenterà che Patroclo rappresenta il paradigma di una vulnerabilità di cui Achille prende consapevolezza e che abbraccia solo nell’incontro con Priamo al termine del poema.
Leggendo alcuni brani tratti dal VI e dal XVIII libro dell’Odissea, si andrà a proporre che Odisseo, nell’importanza che riconosce alle necessità del corpo (e nella fattispecie del gastēr, dello stomaco), ammette la fragilità fisica come elemento strutturale dell’eroismo che emerge nel poema.
Leggendo infine la prima e l’ultima scena che l’Eneide ci offre del suo protagonista, si argomenterà che è nel segno della vulnerabilità di Enea che si struttura la rappresentazione dell’eroe.
Attestato
Per questa tipologia di evento non viene rilasciato l’attestato digitale valido ai fini della formazione e dell’esonero a scuola.
Relatori/Relatrici
Nebo Todorović
Nebo Todorović è un docente di scuola secondaria di secondo grado con esperienza sia di insegnamento in licei classici e scientifici sia di ricerca nel mondo universitario.
Ha completato un dottorato in Letterature Comparate presso la Yale University, dove ha insegnato corsi di lingua e letteratura antica e contemporanea, oltre che ad aver preso parte a un importante progetto di pedagogia in carcere.
È stato inoltre ricercatore presso il dipartimento di Lettere Classiche della Harvard University.
La sua ricerca si concentra sulla ricezione del mondo classico negli anni Novanta del Novecento e analizza la riscrittura e la messa in scena di tragedie classiche nel contesto della guerra in Jugoslavia.